GIOVANILI : Gli U15 escono a testa alta Niente da fare per la Leo-Virtus nello spareggio di Cento; l'Azzurra Trieste conferma i pronostici e batte con un secco 66-46 i nostri under 15, staccando il biglietto valido per l'interzona di Livorno, da giocarsi contro Tiber Roma, Benetton Treviso e Desio. E dire che la partita era iniziata con il giusto impatto, figlio della difesa press con raddoppi e rotazioni sul lato debole, che avevano costretto i friulani ad alzare il ritmo del loro gioco, andando fuori giri in diverse occasioni. I nostri rivali non si aspettavano probabilmente una squadra agguerrita ed aggressiva, ma l'enorme mole di gioco dopo otto minuti, produce un misero vantaggio di due punti, per giunta con problemi di falli per Torelli, Barcaroli e Chiappalupi, sconvolgendo il piano gara e accorciando le rotazioni, grave neo, per una compagine abituata ad un ritmo elevato. Così, con tanti errori degli arancioneri sia da fuori, comunque con tiri aperti ed in ritmo, ma soprattutto sotto le plance, Trieste riesce a scavare il primo piccolo break che le permette di chiudere sul +10 (32-22) un primo tempo avaro di canestri ma ricco di spunti difensivi. Il secondo tempo inizia come ci aspettavamo. Ancora una volta spingiamo forte sull'acceleratore, sperando che Trieste perda il controllo del gioco, e così sembar andare, anche se la precisione al tiro dei friulani questa volta fa la differenza, visto che riescono ad ottimizzare le poche occasioni. Noi di contro, continuiamo a litigare con il canestro e nonostante la ritrovata inerzia della gara, alla sirena del terzo quarto, sono ancora 8 i punti da recuperare. Nell'ultimo parziale però esce la maggior esperienza dell'Azzurra, che tiene saldamente in mano la gare, tranne che nell'ultimo passaggio decisivo della partita, quando a 4 minuti dalla fine, sull'ennesima palla rubata, il tiro da tre di Navarra, fa una carambola incredibile sul ferro, così da un -7 possibile, nel visibilio del nostro caloroso pubblico, ci siamo trovati a raccogliere il contropiede creato dal tiro sbagliato, che ci ha riportato nuovamente a 12 lunghezze. Il rammarico più grande è nell'ultimo minuto di gioco, quando i ragazzi, ormai visibilmente scoraggiati, hanno completamente alzato bandiera bianca, mentre Trieste, esaltata dal risultato messo in cassaforte ha chiuso con un parziale di 7-0 con annessa tripla sulla sirena che ha scritto 66-46 sul tabellone luminoso; obiettivamente troppo per quello che si è visto in campo. Onore ai nostri rivali, squadra che fa di una difesa attenta su tutte le linee di passaggio, il proprio credo cestistico. Circolazione di palla, coinvolgimento di tutti i giocatori, ordine quando pressati e soprattutto difesa di anticipo, a uomo, sono i principi di una squadra solida, che non a caso lo scorso anno è arrivata settima alle finali nazionali. A noi rimane una giornata storica, un passaggio importante per la nostra crescita, con la ritrovata consapevolezza di poter giocare al livello delle massime realtà anche fuori dalla nostra regione Umbria, che abbiamo rappresentato al meglio, con grande educazione e rispetto dei nostri avversari, scattando l'istantanea di una pallacanestro cresciuta sotto tutti i punti di vista, negli ultimi anni.  Pippo Graziani |